Napoli è una città straordinaria, ricca di storia millenaria, vibranti tradizioni culturali e una cucina che conquista chiunque la assaggi. Se ti stai domandando “3 giorni a Napoli cosa vedere e dove mangiare”, questa guida dettagliata ti accompagnerà passo dopo passo nella creazione di un itinerario ideale per esplorare le bellezze della città partenopea e gustare i suoi piatti più autentici. Ogni angolo di Napoli racconta una storia unica, e in tre giorni avrai l’opportunità di immergerti completamente nella sua magia.
Primo giorno a Napoli: cosa vedere e dove mangiare
Il nostro viaggio a Napoli inizia alla stazione di Napoli Centrale, dove arriviamo in treno da Milano alle 14:50. Con grande entusiasmo, dedichiamo il primo giorno alla scoperta della parte più autentica e panoramica di questa città incredibile.
Prima tappa: il Lungomare Caracciolo e la prima pizza napoletana
Dopo aver lasciato i bagagli nel nostro accogliente B&B, ci dirigiamo verso il Lungomare Caracciolo, un luogo iconico per respirare l’atmosfera unica di Napoli. Per il nostro primo pasto non potevamo scegliere di meglio: ci fermiamo da Gino Sorbillo a Mare, dove assaporiamo una pizza Margherita dal sapore autentico. Un’esperienza che ci conferma di essere finalmente arrivati nella patria della pizza!
Passeggiata panoramica: Castel dell’Ovo e Piazza del Plebiscito
Con lo stomaco pieno, riprendiamo la nostra camminata lungo il lungomare, arrivando fino al maestoso Castel dell’Ovo. Qui ci prendiamo un momento per ammirare la vista spettacolare sul Golfo di Napoli.
Proseguiamo poi verso il cuore della città, raggiungendo Piazza del Plebiscito, una delle piazze più celebri di Napoli. Qui ci lasciamo incantare dalla maestosità del Palazzo Reale e dalla bellezza del Teatro San Carlo, il teatro d’opera più antico d’Europa.

Una pausa dolce: Galleria Umberto I e la sfogliatella
Da Piazza del Plebiscito, ci incamminiamo verso la splendida Galleria Umberto I, un capolavoro architettonico dal fascino intramontabile. Facciamo una sosta presso la storica pasticceria “Mary” per gustare una sfogliatella napoletana, un vero e proprio trionfo di sapori che ci regala un momento di pura gioia.
I Quartieri Spagnoli: il cuore vivace di Napoli
La nostra giornata prosegue con una passeggiata nei famosi Quartieri Spagnoli, l’anima più popolare e vibrante della città. Qui ci perdiamo tra le viuzze caratteristiche, con i panni stesi tra i balconi e l’atmosfera unica che solo Napoli sa offrire.
Cena tipica da Nenella: piatti tradizionali e spettacolo
Dopo tanto camminare, la fame si fa sentire! Intorno alle 21:30 ci rechiamo alla famosa trattoria Da Nenella, situata proprio nei Quartieri Spagnoli. Qui ci lasciamo conquistare dai piatti tipici della cucina napoletana: Pasta e patate, baccalà fritto e friarielli. Oltre al cibo delizioso, ci godiamo l’incredibile spettacolo dei camerieri che, tra una portata e l’altra, danzano tra i tavoli, creando un’atmosfera indimenticabile.
Giorno 2 a Napoli, cosa vedere e dove mangiare
Dopo un primo giorno ricco di emozioni, dedichiamo il secondo giorno a Napoli all’esplorazione di alcune delle sue zone più panoramiche e autentiche, immergendoci nel cuore pulsante della città. Ecco il nostro itinerario, tra cultura, paesaggi e cucina tradizionale.
Mattina: Il centro storico e le sue meraviglie
La giornata inizia con una visita al centro storico di Napoli, patrimonio dell’UNESCO. Nonostante ci fossimo affidati a una guida turistica, ci rendiamo conto che le nostre aspettative non vengono del tutto soddisfatte: pochi aneddoti e informazioni poco approfondite. Confrontando l’esperienza con il giorno precedente, quando avevamo esplorato la città con l’aiuto della nostra amica e qualche ricerca su Google, ci accorgiamo che a volte un pizzico di autonomia rende il tutto più piacevole.
Nel cuore del centro storico, ci soffermiamo su alcune tappe imperdibili:
- San Gregorio Armeno, la via dei presepi artigianali, dove le botteghe espongono creazioni uniche e tipiche della tradizione napoletana.
- Piazza del Gesù, con la sua imponenza e il fascino storico.
- Il chiostro di Santa Chiara, un luogo di pace e bellezza, con le sue maioliche colorate e l’atmosfera unica.
Panorami mozzafiato al Vomero
Dopo aver visitato il centro storico, decidiamo di salire al Vomero utilizzando la funicolare. Una volta arrivati, ci troviamo davanti a una vista spettacolare: da qui, possiamo ammirare Napoli dall’alto, con il Vesuvio che domina l’orizzonte. Questo quartiere elegante e tranquillo ci offre una prospettiva diversa della città, fatta di belvedere e un ritmo più rilassato.
Per pranzo, scegliamo il ristorante Signora Bettola Vomero, dove ci lasciamo conquistare da piatti tipici della tradizione napoletana, preparati con grande cura e attenzione ai sapori autentici.

Pomeriggio: discesa nel cuore della città e Napoli Sotterranea
Dopo un pranzo delizioso, decidiamo di tornare verso il centro scendendo a piedi dal Vomero. Ci perdiamo volontariamente tra le strade della città, osservando la vita quotidiana dei napoletani e respirando l’autenticità di Napoli.
Alle 16:30 è il momento di vivere un’esperienza unica: la visita alla Napoli Sotterranea. Questo tour ci conduce in un mondo nascosto e affascinante, partendo dai resti greci fino ai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale. In circa un’ora e mezza, ci immergiamo nella storia più profonda di Napoli, scoprendo un lato della città spesso poco conosciuto ma assolutamente imperdibile.
Aperitivo e cena ai Quartieri Spagnoli
Dopo la visita alla Napoli Sotterranea, ci spostiamo verso i vivaci Quartieri Spagnoli per un aperitivo. Entriamo in simpatia con il proprietario di un locale del quartiere, che ci consiglia di cenare alla Trattoria e Pizzeria ‘O Vesuvio.
Affidandoci al suo suggerimento, ci sediamo a tavola per gustare un menù di pesce che si rivela straordinario. Piatti freschissimi e un ottimo rapporto qualità/prezzo chiudono la giornata nel migliore dei modi.
Giorno 3 a Napoli: cosa vedere e dove mangiare
Il nostro terzo giorno a Napoli si rivela un mix di arte, panorami e sapori autentici. Ecco il resoconto della giornata, tra visite culturali, un’escursione fuori città e una cena memorabile.
Mattina: Il Cristo Velato e la Cappella di San Severo
Iniziamo la giornata dedicandoci a una delle opere più straordinarie di Napoli: il Cristo Velato (ricordatevi di prenotare per tempo la visita). La scultura è davvero spettacolare, con un realismo che lascia senza fiato. Grazie alla guida, scopriamo i misteri e i simboli nascosti della Cappella di San Severo, un luogo intriso di fascino e storia, legato anche a segreti massonici e leggende che circondano le sue meravigliose statue.
Questa tappa è un must assoluto per chiunque visiti Napoli: non solo per la bellezza artistica, ma anche per il suo valore storico e simbolico.
Pomeriggio: Escursione a Capri
Terminata la visita alla Cappella di San Severo, decidiamo di prendere il traghetto per una breve escursione a Capri, l’isola famosa in tutto il mondo.

Le aspettative erano alte, ma dobbiamo ammettere che l’esperienza non è stata del tutto all’altezza. Capri si rivela molto “commerciale”, e nonostante i Faraglioni siano spettacolari e il fascino della Grotta Azzurra sia indiscutibile, purtroppo non riusciamo a visitarla a causa del mare mosso.
Passeggiamo nel centro del paese e facciamo una sosta nella celebre Piazzetta, dove pranziamo con un semplice panino. A parte la vista sul mare, il pranzo non è stato memorabile. Con il senno di poi, forse sarebbe stato più interessante dedicare il pomeriggio agli Scavi di Pompei, che rappresentano una delle principali attrazioni storiche della Campania.
Sera: Cena nel quartiere Chiaia
Rientrati a Napoli, decidiamo di fare un ultimo giro serale in città e di concludere la giornata con una cena nel vivace quartiere Chiaia, noto per la sua atmosfera elegante e i suoi ristoranti.
Ci lasciamo attrarre dall’Antica Taverna a Chiaia, un locale a gestione familiare che si rivela una scelta eccellente. Il ristorante è sempre pieno, segno del suo successo, e le recensioni positive su Google sono assolutamente meritate.
Optiamo per un menù a base di pesce, preparato in maniera impeccabile e con ingredienti freschissimi. Tuttavia, il vero trionfo della cena è il dessert: la Pastiera napoletana, preparata dalla nonna della famiglia. La sua consistenza perfetta e il sapore autentico ci conquistano completamente, lasciandoci con un dolce ricordo del nostro ultimo pasto a Napoli.
Giorno 4 a Napoli: souvenir e l’ultima pizza
L’ultimo giorno a Napoli lo dedichiamo agli acquisti di souvenir e a un ultimo assaggio della cucina partenopea. Passeggiamo tra i vicoli del centro storico, alla ricerca di piccoli oggetti tipici da portare a casa come ricordo: dalle statuine dei presepi artigianali di San Gregorio Armeno ai prodotti gastronomici locali come il limoncello e le sfogliatelle.
Per pranzo, ci fermiamo in un piccolo localino (di cui purtroppo non ricordiamo il nome) per gustare la nostra ultima pizza napoletana. Anche se anonimo, il posto ci regala una pizza straordinaria, semplice e autentica, che chiude in bellezza il nostro viaggio gastronomico.
Con i bagagli pieni di sapori e ricordi, ci dirigiamo verso il porto per prendere un taxi che ci porta alla stazione. Il costo, solo 25€ per 5 persone, ci sorprende per la sua onestà, confermando ancora una volta l’ospitalità di questa città. Ripartiamo verso Milano con il cuore pieno di emozioni, qualche chilo in più e la mente carica delle meraviglie di Napoli.
Consiglio su dove dormire






