e in pieno agosto cerchi un po’ di refrigerio lontano dal caldo soffocante delle città, la Val Masino offre una delle escursioni più spettacolari delle Alpi Lombarde: la salita da Predarossa al Rifugio Ponti.
Questa valle, spesso definita il Canada della Val Masino, regala paesaggi alpini incontaminati, aria frizzante e panorami unici sulle cime del gruppo del Disgrazia.
Punto di partenza: Predarossa (1.955 m)
Il nostro trekking parte da Predarossa, una conca glaciale che sembra uscita da una cartolina canadese. Il 16 agosto, alle ore 9:00, il termometro segnava 13°C: una temperatura ideale per camminare, ma che richiede un abbigliamento adeguato.
Consigliato partire con pantaloni lunghi e felpa, utili soprattutto se qualche nuvola improvvisa decide di fare capolino (la famigerata “nuvoletta di Fantozzi” non perdona).
Come arrivare e dove parcheggiare
Per raggiungere Predarossa:
- Imposta il navigatore su “Preda Rossa, Val Masino”.
- Da Cataeggio si inizia a salire con una serie di tornanti che portano dai 1.500 metri del paese fino ai quasi 2.000 della piana.
- Lungo il tragitto troverai una sbarra: se hai il pass d’accesso, potrai superarla senza problemi.
Pass obbligatorio:
L’accesso in auto a Predarossa è regolamentato e limitato a 50 veicoli al giorno.
- Costo: 10 €
- Come ottenerlo: prenotazione online sul sito ufficiale della Val Masino.
- Consiglio: prenota almeno il giorno prima per essere sicuro di trovare posto.
Senza pass, affrontare a piedi l’intera salita dal fondovalle non è realistico per la maggior parte degli escursionisti: il dislivello e la lunghezza rendono l’impresa decisamente impegnativa.
Il fascino di Predarossa
Una volta arrivati, Predarossa ti accoglierà con la sua ampia piana erbosa, torrenti che scorrono tra rocce levigate e una vista spettacolare sul Monte Disgrazia (3.678 m). Da qui parte il sentiero che conduce al Rifugio Ponti, meta della nostra escursione e punto di partenza per alpinisti diretti verso la cima.

Percorso e difficoltà in salita
Il percorso verso il Rifugio Ponti può essere idealmente suddiviso in due tratti: il primo, semplice e quasi pianeggiante, adatto a tutti; il secondo, più impegnativo, che conduce fino al rifugio vero e proprio.
Il segnavia indica un tempo di circa due ore per la salita, una stima che mette subito alla prova la nostra motivazione. In realtà, al nostro passo, ci è voluto un po’ di più.
Dal parcheggio imbocchiamo il sentiero che si apre nella splendida vallata della piana di Predarossa. Dopo poche centinaia di metri, lo scenario si rivela in tutta la sua bellezza: un panorama talmente suggestivo che, già da solo, ripaga ogni chilometro percorso per arrivare fin qui.
Noi ce la siamo presa con calma, impiegando quasi 40 minuti per attraversare il primo tratto. Del resto, come resistere alla tentazione di fermarsi più volte per immortalare, con qualche scatto, la meraviglia che si ha davanti agli occhi?

Superato il secondo livello si comincia a salire su un sentiero di roccette che visto dal basso sembra un muro invalicabile. In realtà man mano che si sale si vede che il percorso è sì impegnativo ma non impossibile. Ovviamente è da affrontare con scarpe da Trekking e Bastoni per essere in “sicurezza”.

Dopo circa un’ora abbondante di salita arriviamo alla fine del tratto più “tosto” della salita e vediamo il rifugio in lontananza illudendoci di essere quasi arrivati. Illusione che viene subito placata incontrando dei ragazzi che scendendo ci dicono che mancano ancora 40 minuti circa per arrivare al rifugio.

Come previsto dai ragazzi dopo 40 minuti ci troviamo finalmente al rifugio Ponti.
Pranzo al Rifugio
Arrivati al rifugio Ponti (avevamo prenotato il giorno prima) il gestore ci indica subito il tavolo prenotato e ci porta qualcosa da bere per riprendere le forze. A questo giro siamo stati leggeri e quindi ho preso il formaggio fuso con la polenta e una torta.


Dati tecnici del percorso fino al Rifugio Ponti
- Partenza: Predarossa (1.955 m)
- Arrivo: Rifugio Ponti (2.559 m)
- Dislivello positivo: circa 600 m
- Tempo di salita: 2 ore – 2 ore e 30 min
- Difficoltà: E (Escursionistico)
- Segnaletica: sentiero ben marcato, segnavia CAI.







Consigli utili
- Porta con te acqua a sufficienza: nonostante i corsi d’acqua, non sempre sono potabili.
- Indossa scarponcini da trekking: il sentiero alterna prati, rocce e tratti pietrosi.
- Se vuoi pranzare al rifugio, prenota in anticipo, soprattutto nei weekend estivi.
- In caso di pioggia o nebbia, la visibilità può calare rapidamente: tieni con te una giacca impermeabile.
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