Dal cuore della Val Brembana, un itinerario tra pascoli verdi, silenzi avvolgenti e vette mozzafiato che affascinano. Tutto ciò che serve sapere per vivere un’indimenticabile escursione al Rifugio Benigni, partendo dalla località Sciocc.
Un angolo di paradiso nelle Orobie
A volte basta un passo fuori dalla routine per ritrovare un senso di meraviglia. L’escursione al Rifugio Cesare Benigni partendo dalla località Sciocc, in Alta Val Brembana, è una di quelle esperienze capaci di rigenerare mente e spirito. Un sentiero ben segnalato, un paesaggio mozzafiato e l’accoglienza tipica dei rifugi alpini fanno di questa gita un piccolo gioiello per escursionisti e amanti della natura.
Dove si trova il Rifugio Benigni?
Situato a 2.222 metri di altitudine, nel territorio di Ornica (BG), il Rifugio Benigni domina uno degli scorci più spettacolari delle Alpi Orobie. Dalla terrazza panoramica si apre una vista che abbraccia cime selvagge, vallate glaciali e, nelle giornate limpide, anche uno scorcio del lago Piazzotti. Il rifugio è raggiungibile sia da Cusio (700mt di dislivello) che da Ornica (1.300mt di dislivello).

Come raggiungere la località Sciocc, punto di partenza per il Rifugio Benigni
Per intraprendere l’escursione verso il Rifugio Benigni, il punto di partenza ideale è la località Sciocc, situata sopra il comune di Cusio (BG), in Alta Val Brembana. La località è facilmente raggiungibile in auto tramite una strada asfaltata che conduce fino a un parcheggio in quota, punto di accesso al sentiero.
Durante i mesi estivi, l’accesso al parcheggio può essere regolamentato e a pagamento (2 €), quindi si consiglia di informarsi in anticipo, soprattutto nei weekend o nei periodi di alta affluenza.
📍 Consiglio pratico: per evitare errori di navigazione, imposta sul GPS “Parcheggio Sciocc, Cusio” oppure inserisci direttamente queste coordinate geografiche:
🧭 45.9815° N, 9.5872° E
Da qui ha inizio il suggestivo sentiero CAI 108, che porta verso il Rifugio Benigni attraverso pascoli alpini e panorami mozzafiato.
Il sentiero per il Rifugio Benigni: cosa aspettarsi lungo il percorso
L’escursione verso il Rifugio Benigni inizia dalla località Sciocc, sopra Cusio, dove si può lasciare l’auto a bordo strada o nell’apposito parcheggio. Da qui si imbocca subito il sentiero CAI 108, ben segnalato, che conduce gradualmente verso l’alta quota.

Il primo tratto del percorso si sviluppa su un sentiero di montagna ben battuto, tra pascoli aperti, malghe caratteristiche e mucche al pascolo. Per circa un’ora e mezza si procede con una salita costante ma mai troppo impegnativa, circondati da un paesaggio che cambia man mano che si guadagna quota.

Avvicinandosi al cosiddetto canaletto, una breve ma ripida salita che rappresenta l’ultimo strappo prima del rifugio, l’ambiente diventa più alpino e roccioso, con larici sparsi e la possibilità di avvistare marmotte. Il silenzio qui è quasi totale, rotto solo dai suoni della natura e dal fruscio del vento.
A maggio 2025, il tratto finale si è rivelato leggermente più impegnativo a causa delle abbondanti piogge: un grande ruscello attraversava parte del sentiero, rendendo la progressione più complessa ma anche più avventurosa. Con l’equipaggiamento giusto, nulla di impossibile.

L’arrivo al Rifugio Benigni (2.222 m) è sempre emozionante: la vista si apre a 360° sulle cime delle Orobie e, nelle giornate limpide, si scorge perfino il Lago Piazzotti. Un luogo dove il cielo sembra toccare la roccia.
Discesa: due opzioni per il rientro
Per tornare a valle, si può scegliere tra due alternative:
- Il canaletto, lo stesso percorso dell’andata, più diretto e ripido ma suggestivo;
- Il Sentiero dei Vitelli, una variante leggermente più lunga e dolce, ideale in condizioni di terreno asciutto.
Nel nostro caso, a causa della neve ancora presente a fine maggio, abbiamo preferito ripercorrere il canaletto per una maggiore sicurezza.
Pranzo al Rifugio Benigni: accoglienza calorosa e sapori autentici di montagna
Una volta raggiunto il Rifugio Cesare Benigni, a 2.222 metri di quota, la fatica dell’escursione viene subito ripagata da un’atmosfera calda, accogliente e familiare. L’ambiente all’interno del rifugio è semplice ma curato, con travi in legno, arredi rustici e un panorama che filtra dalle finestre regalando scorci spettacolari sulle cime delle Alpi Orobie.

A differenza di altri rifugi, come ad esempio il Rifugio Laghi Gemelli, al Benigni non è necessario prenotare per pranzare, almeno durante i giorni feriali o in bassa stagione. Questo rende l’esperienza ancora più spontanea e piacevole: ci si può sedere, rilassarsi e godersi i profumi della cucina di montagna dopo la salita.
Il menù propone piatti semplici, genuini e legati alla tradizione bergamasca, cucinati con ingredienti freschi e locali. Durante la nostra visita, abbiamo scelto due grandi classici:
- Brasato con polenta, tenero e saporito, perfetto per reintegrare le energie dopo l’escursione;
- Polenta con formaggio fuso, un piatto rustico e confortante, ideale nelle giornate fresche in quota.

Entrambi i piatti si sono rivelati gustosi e ben porzionati, serviti con cordialità dal personale del rifugio.
Non potevamo concludere senza un dolce, e il consiglio è chiaro: provate la crostata! Semplice, fatta in casa e davvero deliziosa, è il modo perfetto per concludere il pasto con dolcezza.
Dati Tecnici dell’escursione:
Punto di partenza: Località Sciocc – Cusio 1.508 mt
Punto di arrivo: Rifugio Magnolini 2.222 mt
Dislivello Positivo: 700 mt
Durata della salita: 2h
Giudizio dell’escursione:
Difficoltà di salita:
Pranzo al Rifugio Benigni
Bellezza del Paesaggio









