Qualità percepita vs qualità reale di un prodotto

Oggi voglio parlarvi di qualità, la parola di cui molti abusano, in particolare voglio parlarvi della differenza tra qualità percepita e qualità reale.

La mia idea di qualità è un prodotto fatto con tutte le attenzioni che ci metterebbe un artigiano e che siamo disposti a pagare qualche euro in più, ma che poi dura anche molto di più e non ci darà problemi.

Qualità percepita

La qualità percepita è quella che nella nostra mente noi ci creiamo e che è condizionata da più fattori, quali ad esempio la pubblicità, il passaparola, l’esperienza. Nella nostra mente si vengono a creare quindi delle fasce di prodotti premium, ovvero quei prodotti per i quali consci che valgano di più siamo disposti a spendere di più. La qualità percepita fa si che in fase d’acquisto il costo passa in secondo piano e spesso fa si che non si scelga il prodotto che costa meno ma quello che ci offre più garanzie e appunto qualità.

Uno dei migliori modi per aumentare la qualità percepita rimane il passaparola in quanto l’esperienza di qualcuno ci guida nella scelta del nuovo prodotto da acquistare.

Qualità reale

E’ la qualità che si crea nella nostra mente in base alle nostre esperienze. Un esempio di qualità reale l’ho visto nei clienti Honda Auto. Il cliente Honda infatti è quello che acquisterà lo stesso marchio per tutta la vita, non perchè questa sia più bella (alcuni modelli negli anni precedenti non erano proprio bellissimi) ma perchè gli offre qualità. Questa qualità poi viene esportata e porta a nuovi clienti, infatti se uno ha una Honda in famiglia convincerà sicuro altri parenti nell’acquisto.

La qualità reale è quella che ha portato il “folletto” in tutte le case o ha eletto marchi Premium come Audi e Volskwagen, piuttosto che Miele, Sony, ecc.

Il marchio premium si crea con gli anni, sempre e solo per la qualità reale.

A volte cambia

La qualità percepita a volte ci inganna e ci porta a grandi delusioni. Vi ho raccontato in un altro articolo la mia esperienza con il piano a induzione Bosch, ecco questo è l’esempio di come la mia qualità percepita fosse alta nei confronti di Bosch ma che mi ha fatto ricredere.

Sempre più spesso ho la sensazione che i costruttori pensino solo al profitto e rendere felici gli investitori con utili importanti dimenticandosi però che il successo del marchio è dato dalla qualità reale.

Alcuni marchi premium si dimenticano il perchè sono diventati “premium”. Infatti diventare premium non è una cosa automatica ma frutto di sacrificio e prodotti di qualità. A volte basta poco per scendere nell’oblio e perdere la qualifica di premium.

Se pago un prodotto il doppio del suo omonimo questo mi deve offrire un servizio TOP. Non posso avere un’assistenza da terzo mondo o una qualità di prodotto scarsa.

Accade troppo spesso che chi produce dimentica che la miglior pubblicità è un prodotto che dura e non che si guasta dopo 24 mesi appena finita la garanzia.