Quanto conta fattore umano nell’apertura di una mail pericolosa?

Siamo in un momento storico in cui gli attacchi Hacker sono all’ordine del giorno e spesso non si considera quanto il “fattore umano” nell’apertura di una mail pericolosa condizioni la sicurezza della nostra rete.

Uno dei punti di più facile accesso alla nostra rete sono spesso le mail. Malgrado tutta la formazione fatta gli utenti (o utonti come li chiamo io) questi hanno il clic facile quando ricevono una mail.

Le raccomandazioni sulle mail inascoltate

Non importa che tu li abbia raccomandati di :

  • non aprire mail con allegati strani (zip., rar.,ecc.)
  • non cliccare su link
  • controllare sempre il mittente della mail

I nostri utonti cliccano come non ci fosse un domani, il problema di questo clic “sconsiderato” però può portare gravi danni nel tempo e non esiste struttura informatica al sicuro da un attacco che viene dall’interno.

Per questo l’unica strada che hai è fare “FORMAZIONE” e “TERRORISMO” sui tuoi utonti affinchè stiano attenti a tutto, sia nell’apertura delle mail che nella navigazione.

Questa cosa va fatta in maniera sistematica, perchè se non li tieni sotto pressione i tuoi “utonti” si dimenticheranno di quella mail. Quando la invii chiedi sempre loro conferma che l’abbiano capita, perchè spesso la tua mail finisce nel cestino senza leggerla. Solitamente chi la mette nel cestino è chi qualche giorno dopo apre una mail potenzialmente “pericolosa”.

Vuoi testare i tuoi “utonti” sulle mail?

La mail come vi dicevo è uno dei canali più facili di accesso, stanno nascendo diverse società che ti permettono di testare il grado di attenzione posto dai tuoi utonti sulla mail.

Una soluzione che ho provato è Knowbe4 già nella versione DEMO ti permette di verificare quanti dei tuoi utenti cliccano su una mail test. Vedrai che ne rimarrai stupito, sebbene la mail demo sia davvero “poco anti-sgamo” scoprirai che qualcuno cliccherà su quella mail per “disattenzione” o “superficialità”.

Nella versione a pagamento poi offre una serie di “corsi di recupero” utili per permettere di aumentare la consapevolezza dei tuoi utenti verso l’attenzione nell’apertura delle mail che rivevono.